Attualmente, molti paesi europei sono nel pieno della stagione della raccolta dell'aglio, come Spagna, Francia e Italia. Purtroppo, a causa delle problematiche climatiche, l'Italia settentrionale, così come la Francia settentrionale e la regione spagnola di Castiglia-La Mancia, stanno affrontando notevoli preoccupazioni. Le perdite sono principalmente di natura organizzativa, comportano un ritardo nel processo di essiccazione del prodotto e non sono direttamente correlate alla qualità, sebbene quest'ultima sia comunque leggermente inferiore, e c'è una notevole quantità di prodotto difettoso che deve essere esaminato per ottenere la qualità di prima scelta prevista.
Essendo il maggiore produttore di aglio in Europa, i prezzi dell'aglio spagnolo (ajo españa) hanno continuato a salire negli ultimi due o tre mesi a causa della riduzione delle scorte nei magazzini in tutta Europa. I prezzi dell'aglio italiano sono del tutto accettabili per il settore, con un aumento del 20-30% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
I concorrenti diretti dell'aglio europeo sono Cina, Egitto e Turchia. La stagione di raccolta dell'aglio cinese è soddisfacente, con alti livelli di qualità ma pochi calibri adatti, e i prezzi sono stati relativamente ragionevoli, ma non bassi, considerando la crisi di Suez in corso e la necessità di circumnavigare il Capo di Buona Speranza, a causa dell'aumento dei costi di spedizione e dei ritardi nelle consegne. Per quanto riguarda l'Egitto, la qualità è accettabile, ma la quantità di aglio è inferiore rispetto allo scorso anno. Tuttavia, vale la pena notare che le esportazioni verso i mercati mediorientali e asiatici sono diventate difficili, anche a causa della crisi di Suez. Pertanto, questo non farà che aumentare la disponibilità di esportazioni verso l'Europa. Anche la Turchia ha registrato una buona qualità, ma si è verificata una riduzione della quantità disponibile a causa della riduzione della superficie coltivata. Il prezzo è piuttosto elevato, ma leggermente inferiore a quello dei prodotti spagnoli, italiani o francesi.
Tutti i paesi sopra menzionati sono in procinto di raccogliere l'aglio della nuova stagione e devono attendere che il prodotto entri nelle celle frigorifere per definirne la qualità e la quantità disponibili. Quel che è certo è che il prezzo di quest'anno non sarà basso in nessun caso.
Fonte: raccolta di notizie International Garlic Report
Data di pubblicazione: 18 giugno 2024